Breve guida dopo le novità previste nella Legge di bilancio 2020 che ha eliminato la TASI
Le legge di bilancio 2020 ha nuovamente stravolto la disciplina dell’IMU-TASI cancellando quest’ultima e facendola confluire nella “nuova IMU”. In generale, per quanto riguarda l’aliquota di base per ciascuna categoria di immobili questa è costituita dalla somma delle vigenti aliquote di base IMU e TASI: per gli immobili diversi dalle abitazioni principale, che rappresentano la categoria di maggior rilevanza ai fini del gettito, l’aliquota di base, pari allo 0,86%, è costituita dalla somma dell’aliquota di base IMU (0,76%) e TASI (0,1 %).
Abitazione principale (A l, A8, A9) 0,50% 0,60%
Fabbricati rurali ad uso strumentale 0,10% 0,10%
Fabbricati merce * 0,10% 0,25%
Terreni agricoli 0,76% 1,06%
Immobili ad uso produttivo (D) ** 0,86% 1,06%
Altri immobili diversi dall’abitazione principale e dalle categorie precedenti 0,86% 1,06%
*esenti dal 2022
In questo approfondimento vediamo cosa cambia ai fini del versamento in base alla disciplina attualmente in vigore.
Nuova IMU 2020: acconto di giugno
Il comma 762 della Legge di bilancio 2020 conferma le regole per il pagamento dell’imposta in due rate, ossia 16 giugno per l’acconto e 16 dicembre per il saldo.
In generale il versamento della prima rata è pari all’imposta dovuta per il primo semestre applicando l’aliquota e la detrazione dei dodici mesi dell’anno precedente, tuttavia, in sede di prima applicazione dell’imposta, la prima rata da corrispondere è pari alla metà di quanto versato a titolo di IMU e TASI per l’anno 2019.
Il versamento della rata a saldo dell’imposta dovuta per l’intero anno è eseguito, a conguaglio, sulla base delle aliquote risultanti dal prospetto delle aliquote pubblicato nel sito internet del Dipartimento delle finanze del Ministero dell’economia e delle finanze, alla data del 28 ottobre di ciascun anno.
Si precisa che:
come indicato nella Circolare 1/DF del 18 marzo 2020, per quota TASI si intende solo la quota dovuta nel 2019 dal proprietario, a prescindere dalla quota eventualmente dovuta dall’inquilino.
in caso di acquisto di immobili nel primo semestre del 2020 l’acconto da parte dell’acquirente non è dovuto, in quanto, come precisato dalla Circolare 1/DF, la prima rata da corrispondere è pari alla metà di quanto versato a titolo di IMU e TASI per l’anno 2019, ma nulla era stato versato dal nuovo proprietario per l’immobile in questione perché non sussisteva il presupposto impositivo.
Acconto 16 giugno 2020
Saldo 16 dicembre 2020
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Il saldo del 16 dicembre, come in passato, andrà versato sulla base delle nuove aliquote. Per l’approvazione delle delibere si conferma il 28 ottobre come data ultima per la pubblicazione delle delibere da parte dei Comuni sul sito internet del Dipartimento delle finanze del Ministero dell’economia e delle finanze. In caso di mancato rispetto del termine, trovano applicazione i regolamenti e le delibere adottati per l’anno precedente.
In ogni caso ai fini dell’obbligo di pagamento valgono le regole ordinarie per il versamento minimo, vale a dire si applica l’art. 25 della legge n. 289 del 2002 che prevede l’importo minimo di 12 euro per i tributi degli enti locali.
I Comuni hanno però la facoltà di fissare importi più bassi.
Versamenti telematici
Per quel che riguarda le modalità di versamento, oltre a modello F24 e il bollettino postale, le norme prevedono la possibilità di effettuare i versamenti tramite la piattaforma PagoPA. A tale scopo è previsto un decreto del Ministero dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministero dell’interno e con il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri, sentita la Conferenza Stato-città ed autonomie locali, da adottare entro il 30 giugno 2020, con le modalità attuative per l’utilizzo della piattaforma.