Fonte ANSA
L’assegno unico riguarderà, secondo le stime, “oltre 7 milioni di famiglie” e poiché “i dati certificano che metà delle famiglie ha meno di 15mila euro di Isee, circa la metà della platea potrà prendere la cifra massima”.
Il sussidio economico verrà erogato in favore di chi ha figli, dal settimo mese di gravidanza fino al compimento del 21esimo anno di età. La nuova misura andrà a inglobare tutti i vari benefici dello stesso tipo già esistenti, consisterà in un’erogazione mensile fino a 175 euro, che scenderà a 85 per i figli maggiorenni tra i 18 e i 21 anni.
L’importo pieno andrà a chi ha Isee fino a 15mila euro. Per chi ha redditi superiori, l’assegno scenderà progressivamente, fino al minimo di 50 euro (25 per i figli maggiorenni) per Isee oltre 40mila o per chi non presenta la dichiarazione, saranno previste maggiorazioni in base al numero di figli, alla presenza di disabili, al reddito e al lavoro di entrambi i genitori.
Il nuovo assegno unico terrà conto delle famiglie numerose: a partire dal terzo figlio è prevista una maggiorazione tra i 15 e gli 85 euro a figlio in base all’Isee. Dal 2022 sarà prevista inoltre una “maggiorazione forfettaria” da 100 euro al mese per i nuclei “con quattro o più figli”
Per vedersi riconosciuto l’assegno anche dopo i 18 anni il figlio maggiorenne deve frequentare “un corso di formazione scolastica o professionale o un corso di laurea”, svolgere “un tirocinio” o avere un lavoro con reddito complessivo “inferiore a 8.000 euro annui”, essere “registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro “, svolgere “il servizio civile universale”
L’assegno sarà erogato anche ai cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno, permesso di lavoro o di ricerca superiore a sei mesi. Tra i requisiti ci sono anche la residenza in Italia “da almeno due anni, anche non continuativi” oppure la titolarità “di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale”. Necessari anche il domicilio e il pagamento delle tasse in Italia
La domanda andrà presentata all’Inps dal 1° gennaio 2022 per il periodo da marzo a febbraio dell’anno successivo. Per ricevere l’assegno la domanda è obbligatoria.
Il nuovo assegno unico per i figli andrà quindi chiesto all’Inps e l’accredito arriverà direttamente sul conto corrente del beneficiario, come prevede il decreto attuativo. Nel dettaglio l’Inps avrà 20 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale del provvedimento per predisporre le nuove modalità per la domanda, che andrà inoltrata “per via telematica”, anche avvalendosi dell’aiuto dei patronati
L’assegno sarà riconosciuto dal mese successivo a quello della domanda. Se effettuata entro giugno la decorrenza sarà sempre da marzo. Ferma restando la decorrenza, l’istituto di previdenza avrà 60 giorni dalla presentazione della domanda per riconoscere l’assegno
L’erogazione “avviene mediante accredito su IBAN ovvero mediante bonifico domiciliato” mentre per i percettori di Reddito di cittadinanza avviene con le stesse modalità di erogazione del Rdc
Per i mesi di gennaio e febbraio di ogni anno si fa riferimento all’Isee in corso di validità a dicembre dell’anno precedente.