Arriva la stretta del Governo: chi affitta più di tre appartamenti verrà considerato come un imprenditore. La prima conseguenza è l’addio alla cedolare secca. Con le novità contenute nella bozza di disegno di legge sul Turismo, chi affitta per meno di 30 giorni più di tre unità immobiliari verrà considerato come un imprenditore anche se si avvale di piattaforme come Airbnb o Booking e di conseguenza non potrà essere applicato il regime della cedolare secca.
La conseguenza immediata è che viene superato il limite previsto dalla normativa sulla cedolare secca, poiché le locazioni brevi, secondo l’articolo 4 del Dl 50/2017, riguardano i contratti di durata non superiore a 30 giorni e stipulati da persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività d’impresa.
Lo scopo è quello di equiparare fiscalmente il privato cittadino che affitta più di tre case a un’impresa: per loro scatterà la definizione di attività imprenditoriale, e quindi sarà obbligatorio aprire la partita IVA e iscriversi al Registro delle imprese.